Continuo a passeggiare sul filo…

La chiusura di un anno è come la chiusura di un cerchio, la fine di un percorso che dà il via a un nuovo inizio. La tradizione vuole che l’ultimo dell’anno si butti via tutto ciò che non serve più per fare spazio alle novità, decidere cosa conservare del passato e cosa portare con noi nel futuro, ma perché limitare questa selezione solo agli oggetti?

Con il 2018, per me, comincia davvero la nuova vita, la concretizzazione dell’obiettivo che è stato il motore dei miei cambiamenti negli ultimi anni, per cui ho fatto fatica e corso rischi e che finalmente ora posso dire con orgoglio che è diventato la mia professione. Ho cominciato quindi l’anno sedendomi un attimo per godermi, innanzitutto, la mia soddisfazione e poi per riflettere su cosa lasciarmi alle spalle, cosa tenere con me e cosa migliorare. Ho preso carta e penna e ho fatto una lista di tre “buoni propositi” che, anche se possono sembrare semplici, saranno la leva quotidiana per lavorare sulle mie capacità.

Ecco quali sono:

• Fare un viaggio, anche breve, ogni tre mesi (curiosità)

• Fare colazione prima di uscire di casa e rifare tutti i giorni il letto (organizzazione)

• Fare almeno 10 minuti al giorno di esercizio fisico (costanza)

Rispettare questi propositi significa continuare la mia evoluzione, proseguire il cammino un passo dopo l’altro sul mio filo da funambola per arricchire ogni giorno di più la persona che sono diventata.

Ciò di cui sono certa è che durante il mio percorso incontrerò altre persone, che magari stanno per perdere l’equilibrio o non sanno più dove andare: sarà bello, con il mio lavoro, tendere una mano verso il filo dell’altro e percorrere insieme un pezzo di viaggio.